Traduzione:
Maurizia Balmelli
Casa editrice:
Einaudi
Pagine: 351
Prezzo: 13 euro
Serena Frome è
una bella ragazza che, in piena Guerra Fredda, viene reclutata dai servizi
segreti britannici grazie alla raccomandazione di un professore universitario
con il quale ha avuto una relazione. All’inizio il lavoro nell’intelligence non
è particolarmente emozionante - all’epoca, le donne erano destinate soprattutto
all’archivio - e Serena si distrae grazie alla sua passione più grande: la
lettura. Dopo l’ufficio torna a casa e la sera, nella sua stanzetta in affitto,
divora romanzi uno dopo l’altro. A causa del magro stipendio può permettersi
solo libri usati, ma riesce a tenersi aggiornata su tutte le ultime uscite. Ed
è proprio l’amore per la lettura a fruttarle il primo incarico di rilievo:
viene reclutata per l’operazione Miele, con la quale l’MI5 vuole finanziare un
gruppo di intellettuali. Non saranno oggetto di pressioni esplicite su quello
che dovranno scrivere, ma ovviamente si cercherà di far sì che producano qualcosa
contro il comunismo. A Serena viene affidato il compito di occuparsi di Tom
Haley, un giovanotto con un promettente futuro accademico che ha pubblicato una
manciata di racconti. La ragazza legge tutto quello che Haley ha scritto, lo
trova interessante e, con addosso i propri abiti migliori, va a Brighton per
incontrarlo. Dopo i convenevoli, gli propina la frottola che i servizi segreti
hanno preparato - lei lavora per una fondazione che vuole aiutare i giovani
scrittori meritevoli a raggiungere il successo - e Tom abbocca, colpito anche
dalle gambe lunghe di Serena messe in mostra da una minigonna. Anche lei, però,
è attratta da lui e in breve tempo commette un grave errore: mescola il lavoro
e l’amore. Con il pretesto di dargli qualche consiglio sul romanzo che Haley
vuole scrivere, tutti i venerdì Serena lascia la grigia Londra per Brighton e i
due passano insieme dei week end appassionati. La ragazza non è cinica e si
domanda più volte se non dovrebbe dire a Tom qual è il suo vero lavoro, ma per
un motivo o per l’altro non si decide mai. Tutto comunque sembra andare per il
verso giusto, ma Serena non si è resa conto che prima o poi qualcuno potrebbe
raccontare a Haley quello che lei gli ha taciuto…
Non so. A me questo Miele non ha convinto troppo...
RispondiEliminaCome mai? A me non è piaciuto quanto Espiazione, ma comunque l'ho trovato molto coinvolgente.
EliminaL'ambientazione british mi intriga molto e sono anni che mi riprometto di leggere qualcosa di McEwan, questo libro potrebbe essere un ottimo inizio direi. Mi piace molto la descrizione che ne hai fatto, soprattutto credo potrei apprezzare tanto il confondersi di realtà e finzione..
RispondiEliminaL'ho amato meno di Espiazione anch'io, forse meno di molti altri di McEwan (ad es. Chesil Beach) eppure più che in occasioni precedenti ne ho amato la scrittura. Dove la trama, la storia, forse zoppicava un po' ho trovato che la lingua rendesse la lettura piacevole ugualmente.
RispondiEliminaPurple