lunedì 30 luglio 2018

Libri letti a luglio


Ho cominciato il mese di luglio in compagnia del Centenario che saltò dalla finestra e scomparve (Jonas Jonasson, Bompiani, 8,50 euro, traduzione di Margherita Podestà Heir, ebook disponibile). Il centenario in questione è lo svedese Allan Karlsson, un signore piuttosto pimpante per la sua età, che vive in una casa di riposo. Quando inizia il romanzo, siamo al culmine dei preparativi per il compleanno di Allan, che compie appunto cent'anni, ma non ha nessuna intenzione di festeggiare il traguardo insieme alla severa direttrice della casa di riposo e ai giornalisti invitati per l'occasione. Senza starci tanto a pensare su, ancora con le pantofole ai piedi, Allan approfitta di una finestra aperta al piano terra e se la squaglia. Lemme lemme (in fin dei conti, non è più un ragazzino) arriva alla stazione degli autobus e lì fa la conoscenza di un giovanotto piuttosto minaccioso con una valigia grande e molto pesante. Da qui si snoda una serie di eventi imprevedibili, che coinvolgono un'organizzazione criminale di mezza tacca, la polizia, tanta acquavite e persino un elefante. La narrazione è intervallata da flashback che raccontano la vita di Allan, un'esistenza avventurosa che ha portato il protagonista in giro per il mondo e gli ha fatto conoscere tanti personaggi importanti - nel bene e nel male - del Novecento. La trama non è sempre plausibile, ma la simpatia di Allan, un uomo che prende la vita come viene e cerca sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, rende la lettura scorrevole e divertente.




Il secondo libro che mi ha fatto compagnia è stato I garbati maneggi delle signorine Devoto di Renzo Bistolfi (Tea, 14 euro, ebook disponibile). Questo romanzo mi ha trasportato negli anni Cinquanta, a Sestri Ponente, che prima di diventare un quartiere di Genova era una località balneare  elegante e alla moda. L'industrializzazione ha poi cambiato la fisionomia di questa zona, ma nel romanzo di Bistolfi vediamo ancora le tracce di una vita di altri tempi, quando non si andava a fare la spesa al supermercato ma nei piccoli negozi, il telefono e la televisione erano rari e la messa della domenica era un appuntamento imperdibile per molte persone. È in questo micrococosmo che le anziane sorelle Devoto sono nate e cresciute, senza mai lasciare la palazzina costruita dal padre nella Via Privata Vassallo, e di questa realtà padroneggiano le regole e i codici non scritti. Sebbene si siano molto impoverite dopo la guerra, si sforzano di mantenere un tenore di vita decoroso con mille economie: il loro motto in fatto di alimentazione è “Mangiate poco e starete bene, mangiate meno e starete anche meglio”. Quando l'amministratore del condominio propone loro di vendere l'appartamento per trasferirsi in uno più piccolo, le tre zitelle rifiutano sdegnate. Il lettore però si rende conto che qualcuno sta tramando per mettere le mani a prezzi stracciati sugli immobili della Via Privata Vassallo e quando Isolina, un'amica delle signorine Devoto ricca e senza parenti, sparisce in modo misterioso, le tre sorelle capiscono che sta succedendo qualcosa di grave. Mettono in moto la loro rete di informatori più o meno ufficiali (amiche, negozianti, artigiani), ma riusciranno a dipanare la matassa senza finire nei guai? L'atmosfera di questo libro mi ha ricordato quella dei romanzi di Andrea Vitali: l'autore tratteggia, con sguardo affettuoso e divertito, i personaggi e le abitudini di un mondo ormai scomparso.


Cambiamo genere con Il club delle lettrici di Renate Dorrestein (Guanda, 16,50 euro, traduzione di Laura Pignatti, ebook disponibile). Sette amiche olandesi di mezza età, socie di un club di lettura, colgono al volo l'occasione di partecipare a una crociera letteraria in Scozia organizzata dal loro idolo, lo scrittore Gideon de Wit. Leonie, la più precisa del gruppo, si prepara acquistando una guida (le cui note costituiscono un divertentissimo arricchimento al romanzo), Johanna porta i suoi inseparabili vestiti grigio topo, Tillie provvede al rifornimento di alcolici, Barbara mette in valigia una misteriosa pistola dorata di cui fiera… L'incontro con il loro mito, però, si rivela un po' al di sotto delle aspettative delle nostre eroine, visto che Gideon de Wit è invecchiato piuttosto male rispetto alle foto nella quarta di copertina dei suoi romanzi e non è proprio simpaticissimo, anche se questo si era già capito dalle interviste che Martha ha collezionato in modo maniacale. La crociera non parte sotto i migliori auspici, data l'imperizia di Gideon come capitano e l'inspiegabile assenza a bordo di personale qualificato. Il club delle lettrici è un romanzo divertentissimo (e credo che una parte del merito vada riconosciuta alla traduttrice) in cui la crociera letteraria diventa per questo gruppo di donne un'occasione per raccontarsi, per riflettere sul loro amore per la lettura e su cosa significhi invecchiare in una società che insegue la gioventù e la bellezza a tutti i costi. Le protagoniste sono donne comuni, che si barcamenano nei piccoli e grandi problemi quotidiani senza lamentarsi, con pazienza e tanta ironia. Da non perdere per chi crede che leggere migliori la vita.



Passiamo a La fattoria dei gelsomini di Elizabeth von Arnim (Fazi, 15 euro, traduzione di Sabina Terziani, ebook disponibile). Lady Daisy è una nobile e facoltosa vedova, con un'amatissima figlia, Terry, ed entrambe le donne hanno fatto della virtù e della purezza i cardini della propria esistenza. Lady Daisy ama coltivare l'amicizia di persone perbene quanto lei, salvo poi ripudiare i disgraziati conoscenti che osano manifestare comportamenti non adeguati all'altissimo standard che la nobildonna si aspetta da loro e da sé stessa. Il romanzo inizia durante un fine settimana nella dimora di campagna di lady Daisy. Il clima insolitamente caldo mette a dura prova l'umore degli ospiti, e come se non bastasse, il menu, di solito raffinato ed impeccabile, non è adeguato a ciò che gli amici di Daisy si aspettano di trovare. Aleggia un'educata curiosità nei confronti di Rosie Leigh, giovane e bella moglie di Andrew, amico di vecchia data della padrona di casa. Rosie è una donnina deliziosa ma incapace di sostenere una conversazione e molti si chiedono come mai Daisy l'abbia invitata, visto che peraltro non l'aveva mai fatto prima. Nel pomeriggio, Andrew e l'anziano signor Topham iniziano una partita a scacchi che si protrae fino al mattino seguente. Durante la notte tutti dormono, quindi come è possibile che l'innocente e adorabile Terry, il mattino dopo, sappia chi ha vinto? Rosie sospetta che la ragazza non sia candida come vuole far credere e chiede aiuto a sua madre, Mrs de Lacy, una donna piena di risorse ed ex mariti e amanti, che architetta un piano molto semplice, forse quasi ingenuo, ma efficace, per cambiare in meglio la propria vita e quella di Rosie a spese di lady Daisy. Elizabeth von Arnim si dimostra ancora una volta maestra nel mettere a nudo con ironia la profonda ipocrisia della società vittoriana e nel delineare dei personaggi complessi e pieni di sfaccettature e proprio per questo molto vicini a noi.



Ho infine letto Non dirlo ad Alfred di Nancy Mitford (Adelphi, 12 euro, traduzione di Silvia Pareschi). L'Alfred del titolo è il marito di Fanny, già personaggio di L'amore in un clima freddo, al quale avevo accennato qui. Fanny ha una vita tranquilla ad Oxford, dove il marito insegna all'università, anche se, ormai giunta alla mezza età e con i figli grandi, si annoia un po'. All'improvviso, Alfred viene nominato ambasciatore inglese a Parigi e la coppia si ritrova catapultata in un mondo scintillante, fatto di personaggi eccentrici, cene, giornalisti pettegoli e crisi diplomatiche da scongiurare. Oltre ai figli di Fanny e Alfred, per niente interessati agli studi e al lavoro rispettabile che i genitori sognano per loro, all'ambasciata troviamo anche Northey, adorabile segretaria personale di Fanny, che invece di aiutare con le varie incombenze preferisce andarsene in giro per Parigi con una schiera infinita di corteggiatori. Ho trovato questo romanzo un po' meno coinvolgente rispetto a L'amore in un clima freddo, ma è comunque una lettura gradevole e divertente.





Anche per questo mese è tutto! Voi cosa state leggendo?








domenica 29 luglio 2018

Il libro della settimana


Oggi vorrei parlarvi di un romanzo di Margaret Atwood che ho letto alcuni anni fa e che, nella vasta produzione della scrittrice canadese, mi ha particolarmente colpito: L'altra Grace (Ponte alle Grazie,  17 euro, traduzione di Margherita Giacobino). Chi è appassionato di Netflix forse conoscerà già la storia perché l'anno scorso è stata trasmessa una miniserie, per tutti gli altri il romanzo racconta la vicenda realmente avvenuta della giovane e bella Grace Marks, arrivata in Canada dall'Irlanda alla metà dell'Ottocento e coinvolta nel brutale omicidio del suo datore di lavoro e della sua amante. In prigione, Grace ha finalmente la possibilità di raccontare la propria versione dei fatti a un medico, ma il lettore capisce presto che Grace è un narratore inaffidabile, anche se estremamente affascinante. In un gioco di specchi in cui vittime e carnefici si confondono di continuo, la Atwood ci porta a interrogarci sulla condizione della donna e sull'esistenza di una verità oggettiva.



Margaret Atwood

lunedì 23 luglio 2018

Il libro della settimana



Una delle mie scoperte letterarie dell'anno scorso è stata Catherine Dunne e oggi vi parlo del suo Se stasera siamo qui (Tea, 11 euro, traduzione di Paola Mazzarelli, ebook disponibile). Come spesso accade nei romanzi di questa scrittrice, protagoniste sono le donne, in questo caso Maggie, Nora, Georgie e Claire, quattro amiche che si frequentano da venticinque anni. Hanno deciso di festeggiare il traguardo con una serata insieme, ma la cena diventa l'occasione per riflettere sul loro rapporto, su sé stesse, per svelare tratti della propria personalità che fino a quel momento avevano tenuto nascosti perfino alle amiche più care. Catherine Dunne costruisce così un puzzle di voci femminili, ognuna diversa e affascinante a modo proprio, e ci porta a un epilogo sorprendente. Della stessa autrice mi erano piaciuti molto anche La metà di niente e L'amore o quasi.





domenica 15 luglio 2018

Il libro della settimana





Il romanzo che ho scelto per questa settimana è Diario di una lady di provincia di E. M. Delafield (Beat, 9 euro, traduzione di Monica Pareschi, ebook disponibile). Dall'incipit: “7 novembre. Oggi piantatura dei bulbi. Nel bel mezzo della quale arriva Lady Boxe. Le dico, mentendo spudoratamente, che è un piacere vederla, si accomodi, la prego, finisco con i bulbi e sono da lei. Lady B. punta dritta verso la poltrona dove ho già sistemato due vasi e il sacco del carbone, ma riesco a pilotarla appena in tempo verso il divano”. La protagonista e voce narrante è una signora di campagna alle prese con le incombenze della vita quotidiana, con un marito quasi trasparente, due figli, la casa da gestire e i conti che spesso non tornano. 



E. M. Delafield


Non aspettatevi una trama complessa, ma lo stile dell'autrice, apparentemente semplice, ma in realtà ironico, e le sue domande (come “È possibile coltivare l'arte della conversazione vivendo tutto l'anno in campagna?”) renderanno piacevolissima la lettura. E. M. Delafield scrisse tre seguiti del Diario, ma credo che non siano stati tradotti in italiano. Voi cosa state leggendo?



sabato 14 luglio 2018

Festival della Mente 2018


Dal 31 agosto al 2 settembre si svolgerà a Sarzana (SP) la quindicesima edizione del Festival della Mente, il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee. Il filo conduttore di quest'anno è l'idea di comunità e saranno protagonisti, fra gli altri, Alessandro Barbero, Serena Dandini, Michela Murgia, Diego De Silva. Trovate il programma completo e tutte le informazioni utili qui.

lunedì 9 luglio 2018

Il libro della settimana






Non so se si è capito dalle tante recensioni che ho fatto dei romanzi di Ian McEwan, ma ho sviluppato una venerazione per questo autore. L'unico libro suo che non mi ha entusiasmato è Solar, ma ho letto solo una piccola parte della sua produzione (trovate le recensioni che ho fatto quiqui e qui). Anche The Children Act (La ballata di Adam Henry, Einaudi, 17 euro, traduzione di Susanna Basso) non mi ha deluso: protagonisti sono Fiona Maye, giudice dell'Alta Corte che sta attraversando una crisi coniugale, e Adam, un ragazzo quasi maggiorenne, Testimone di Geova e affetto da leucemia. Potrebbe essere curato con delle trasfusioni di sangue, ma le rifiuta perché i precetti della sua religione le vietano e Fiona decide di fargli visita personalmente per capire la situazione. In un romanzo piuttosto breve (circa duecento pagine), ma molto intenso, McEwan ci spinge a interrogarci sui confini fra la legge, la libertà personale e le convinzioni religiose. Buone letture e buona settimana!



domenica 1 luglio 2018

Il libro della settimana



Ho deciso di inaugurare una nuova rubrica del blog, nella quale ogni lunedì vi consiglierò un libro. Più che recensioni vere e proprie, saranno dei brevi suggerimenti di lettura e sceglierò i libri fra quelli che ho letto in passato e mi sono piaciuti, ma dei quali non ho mai parlato qui. Bando alle ciance, partiamo subito con il primo libro, che è Il figlio maschio di Giuseppina Torregrossa (Rizzoli, 14 euro, ebook disponibile). 




Racconta la storia vera dei Cavallotto, una famiglia siciliana i cui figli, partiti come piccoli proprietari terrieri, diventeranno editori e librai. Una grande storia di famiglia dal 1924 agli anni Novanta, in cui dominano la passione in tutte le sue forme e il coraggio delle donne. Trovate queste tematiche anche in altri libri di Giuseppina Torregrossa, per esempio a me sono piaciuti La miscela segreta di casa Olivares e Manna e miele.