sabato 6 giugno 2015

Espiazione - Ian McEwan

Traduzione: Susanna Basso

Casa editrice: Einaudi

Pagine: 381

Prezzo: 13 euro

 
Confesso che non avevo ancora letto nulla di McEwan, sebbene avessi sentito spesso parlare di lui e qualche anno fa avessi avuto anche l’opportunità di incontrare la sua voce italiana, Susanna Basso, una donna estremamente intelligente e gentile. Qualche giorno fa, gironzolando in libreria, mi sono imbattuta in una copia di Espiazione e leggendo la quarta di copertina mi sono incuriosita.

 




Ho pensato che la ragazzina un po’ imbronciata nella foto fosse Briony e mi sono chiesta perché se ne stesse a meditare scalza su una scalinata di pietra mangiucchiata dal tempo. Il romanzo inizia nell’estate del 1935, un’estate molto calda per il clima inglese. Briony Tallis ha tredici anni e una sfrenata passione per la scrittura. Ha appena finito di creare una commedia e vuole metterla in scena con l’aiuto - a dire il vero un po’ coatto - dei cuginetti più piccoli Jackson e Pierrot e di Lola, quindicenne ma già quasi donna. I tre ragazzi sono ospiti dei Tallis perché la loro madre ha lasciato il marito per un amante parigino, quindi sono distrutti perché si sono resi conto che la loro famiglia si sta sgretolando e si sentono frustrati perché non possono farci nulla. Accettano di prendere parte alla rappresentazione che dovrà celebrare il rientro a casa di Leon, amatissimo fratello maggiore di Briony, accompagnato da un amico, Paul Marshall. I pensieri di Briony però non sono rivolti esclusivamente alla commedia: ha percepito che c’è una corrente sotterranea fra sua sorella Cecilia e Robbie Turner, il figlio della loro domestica. È ancora troppo giovane per comprendere i sottintesi e le sfumature delle occhiate e dei gesti che passano fra Cecilia e Robbie e si limita a osservarli e a chiedersi come potrebbe descrivere in un racconto quello che sta accadendo. La signora Tallis, afflitta da emicranie, passa molto tempo chiusa nella propria stanza e ascolta tutti i rumori della casa e dei suoi abitanti, ma non è in grado di guidare Briony. La rappresentazione poi salta e la ragazzina è testimone di alcuni eventi che non avrebbe mai dovuto vedere perché non riesce a capirne il vero significato, quindi attribuisce loro il senso che la sua immaginazione infantile ritiene più plausibile. Da qui scaturirà un’accusa falsa e infamante che sconvolgerà per sempre le vite di tutti. Ritroviamo poi Briony alcuni anni dopo: allo scoppio della seconda guerra mondiale ha scelto di seguire un corso da infermiera e trascorre le giornate in ospedale, fra i rimproveri della caposala, l’odore dell’acido fenico, i soldati morenti e coloro che sopravviveranno ma porteranno sempre con sé gli orrori degli spari e delle bombe. Nell’ultimo capitolo, ambientato nel 1999, Briony è ormai anziana e sa che la sua lucidità mentale la abbandonerà presto. Ha raccontato quello che è accaduto in un romanzo che ha riscritto più volte, ma si domanda se esista davvero una verità oggettiva e come possa uno scrittore, creatore del destino dei propri personaggi, fare ammenda dei propri crimini.

Espiazione è un romanzo che parla del senso di colpa e della sofferenza che possiamo causare agli altri quando ci convinciamo che il senso che attribuiamo a ciò che vediamo sia l’unico possibile. Quando ci rifiutiamo di immaginare che possiamo esserci sbagliati e vogliamo che le persone si muovano come marionette su uno sfondo di carta, quando crediamo di poter manipolare l’esistenza altrui come se fossimo delle divinità. L’espiazione è davvero possibile? Coloro ai quali abbiamo fatto del male non ci perdoneranno, ma  tramite la scrittura possiamo trasfigurare le vicende e renderle più liete di quanto non siano state.

Espiazione a me è piaciuto moltissimo, ma ovviamente è percorso da un grande dolore che non lascia indifferenti, quindi valutate se è il momento giusto per leggerlo. Uno degli elementi che preferisco dei buoni libri è che, al contrario dello yogurt, non hanno una data di scadenza: potete metterli su un ripiano e lasciarli lì, perfino dimenticarli, in attesa del momento più adatto per immergervi nella storia. E prima o poi, quel momento arriva sempre.

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