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cumulativo per suggerire letture per i prossimi mesi: che facciate vacanze
esotiche, andiate al mare o in montagna o restiate a casa, c’è sempre un libro
che fa per voi. Ho cercato di suddividere i titoli secondo alcuni generi, ma
qualcuno è sfuggito ai tentativi di classificazione.
Viaggiare
Più
o meno, in realtà ho scelto romanzi con ambientazioni varie.
‘Intorno
al mondo con zia Mame’, Patrick Dennis: la zia più svitata della letteratura a
piede libero negli Stati Uniti, a Parigi, a Londra… Vari episodi molto
divertenti visti attraverso lo sguardo perplesso (ma sempre affettuoso) del
nipote.
'Dona Flor e i suoi due mariti', Jorge Amado: l’atmosfera accogliente e sensuale del
Brasile in un romanzo che vi ammalierà.
‘I
posseduti. Storie di grandi romanzieri russi e dei loro lettori’, Elif Batuman.
L’autrice, di origine turca, racconta in vari saggi il proprio amore per la
letteratura russa e le proprie avventure: da Samarcanda a Jasnaja Poljana (la
casa museo di Tolstoj), il lettore viene trascinato in un divertentissimo
vortice di aneddoti e personaggi insoliti e affascinanti. Consigliato a chi già
conosce la letteratura russa, ma anche a chi vorrebbe avvicinarvisi.
‘Cuccette
per signora’, Anita Nair: vari volti dell’India e del complesso rapporto fra i
sessi sono delineati in modo magistrale in questo romanzo corale in cui varie
donne raccontano la propria storia.
In breve
‘Lady
Susan’, Jane Austen, 128 pagine: frizzante romanzo epistolare e comedy of manners in cui la
protagonista, lady Susan, manipola tutti con sottile perfidia.
‘Due
storie sporche’, Alan Bennett, 144 pagine: con delicata ironia e acuta
introspezione psicologica, Bennett propone due racconti un po’ piccanti che vi
faranno sorridere e riflettere sulle relazioni umane.
‘Stupore
e tremori’, Amélie Nothomb, 128 pagine: il racconto autobiografico di un anno
trascorso in una grande azienda giapponese, nella quale la giovane protagonista
si trova alle prese con dinamiche totalmente assurde per gli occidentali.
Fantascienza
Uno
dei miei scrittori preferiti di fantascienza è Philip K. Dick. Ha scritto
molto, quindi c’è solo l’imbarazzo della scelta: ‘Ma gli androidi sognano
pecore elettriche?’, da cui è stato tratto il celebre film ‘Blade Runner’, ‘Tempo
fuor di sesto’, ‘La svastica sul sole’, ‘Svegliatevi, dormienti’, nel quale,
nel 1966, Dick immagina un afroamericano candidato alla presidenza degli Stati
Uniti (è vero che la marcia su Washington guidata da Martin Luther King si era
tenuta tre anni prima, ma immaginare un afroamericano candidato alla presidenza
non era facile)… Le atmosfere dei romanzi e dei racconti di Dick sono spesso
cupe, ma offrono anche moltissimi spunti di riflessione sul nostro presente. Se avete un lettore di ebook, segnalo che in questi giorni (fino al 31 luglio, credo) su Ibs ci sono vari libri di Dick in offerta a partire da 2.45 euro.
Altri
classici di questo genere sono Isaac Asimov - forse un po’ più leggero - e Ray
Bradbury (cito solo ‘Fahrenheit 451’: riuscite a immaginare un mondo in cui
leggere è proibito?).
Classici
Letteratura inglese: Shakespeare - ce n’è per tutti i gusti, dai sonetti
alle commedie (‘Sogno di una notte di mezza estate’, ‘La bisbetica domata’, ‘I
due gentiluomini di Verona’), alle opere teatrali di ambientazione storica
(‘Riccardo III’), alle tragedie, ‘Otello’, ‘Macbeth’, ‘Amleto’, ‘Romeo e
Giulietta’. Ok, soprattutto quest’ultima ci è stata riproposta al cinema in
tutte le salse, ma io rileggendo la scena del balcone mi commuovo sempre.
Dickens:
in realtà non amo alla follia le sue opere, perché spesso tende a calcare la
mano sugli aspetti patetici e melodrammatici. Comunque, se ve la sentite, è pur
sempre un classico.
Letteratura francese: non sono esperta, comunque cito Balzac (‘La cugina
Bette’), de Maupassant e Dumas, padre e figlio (di quest’ultimo segnalo ‘La
signora delle camelie’, che ispirò ‘La traviata’ di Verdi). Da tempo vorrei
leggere ‘Il conte di Montecristo’ di Dumas padre, magari potrebbe essere il
momento buono.
Letteratura spagnola: ‘L’ingannatore di Siviglia’ di Tirso de Molina, più
noto come ‘Don Juan Tenorio’. Reso famosissimo dall’opera di Mozart e
rivisitato da vari autori, il personaggio di don Giovanni compare per la prima
volta nel 1630 nel testo di de Molina, religioso spagnolo. Probabilmente
l’autore si ispirò ad alcune leggende del folklore, perché si hanno tracce
dell’esistenza di racconti simili a quello del don Giovanni. La scena finale è
perfetta nella sua essenzialità.
'Lazarillo de Tormes' (anonimo), primo romanzo picaresco: il ritratto di un'umanità variegata e variopinta che tira a campare come può.
Ovviamente
‘Don Chisciotte’ di Miguel de Cervantes. Forse non tutti sanno che (come
direbbe la Settimana Enigmistica) ‘Don Chisciotte’ non è composto solo dal
celebre episodio dei mulini a vento e poco altro: in realtà, l’edizione
integrale è formata da due volumi piuttosto corposi.
Letteratura russa
Credo
che la letteratura russa abbia fama di essere piuttosto prolissa, complessa e
triste. In effetti non mi è mai capitato di leggere un romanzo russo molto
allegro: per la letteratura russa occorre una certa pazienza e non bisogna
aspettarsi di scoppiare a ridere a ogni pagina. Detto questo, per me ‘Anna
Karenina’ (Lev Tolstoj) è un capolavoro che spiega tutto quello che bisogna
sapere sulle relazioni umane. Certo, lo fa in quasi mille pagine, ma ne vale la
pena. Altre segnalazioni: ‘I fratelli Karamazov’, ‘Delitto e castigo’
(Dostoevskij), i racconti di Gogol’.