martedì 4 dicembre 2012

Una riflessione veloce sul prezzo dei libri in Italia


Mi è venuto in mente di scrivere questo post dopo l'ottima recensione de 'La ragazza gigante della contea di Aberdeen' della Leggivendola. Nel post si menziona il prezzo del volume, non proprio alla portata di tutti: 18.90 euro. Vado a dare un'occhiata su Book Depository: ci sono varie edizioni, quella più economica costa 8.24 euro, cioè meno della metà. La copertina è identica:





Perché tanta differenza di prezzo per lo stesso libro? Magari l'edizione italiana costa di più perché c'è di mezzo la traduzione, direte voi. Ho i miei dubbi, perché, da quello che mi hanno detto vari traduttori e da articoli reperibili nel web (questo, per esempio), mi risulta che i traduttori italiani non guadagnino granché.

In generale, ho notato un aumento nei prezzi dei libri tradotti, soprattutto quelli di autori contemporanei. Dato che a me piace l'inglese, acquisto molti libri in questa lingua e risparmio, ma non posso fare lo stesso con opere scritte in lingue che non conosco. Inoltre credo che sia un diritto di tutti i lettori trovare i volumi nella propria lingua ad un prezzo accessibile. 20 euro purtroppo possono rappresentare una cifra considerevole per uno studente, un disoccupato o una persona con dei figli a carico. Già gli italiani leggono poco: l'Istat ci ricorda che 'nel 2011 poco meno di 26 milioni di italiani di sei anni e più dichiarano di aver letto almeno un libro nei dodici mesi precedenti l'intervista, per motivi non strettamente scolastici e/o professionali' (qui). Aumentare i prezzi dei libri non mi sembra proprio un'idea geniale per incentivare le persone a leggere. Insomma, l'editoria è in crisi, gli ebook in Italia spesso costano come i cartacei, quei pochi che puntano al ribasso (tipo la Newton Compton) propongono romanzi rosa che sembrano tutti uguali... cambierà qualcosa?










8 commenti:

  1. A me non dispiacerebbe affatto spendere 20 euro in un libro ( fermo restando che prima di tutto viene la qualità della traduzione,fatta in un corretto italiano ecc....) se "il supporto" cioè il libro medesimo fosse di qualità, cioè fosse rilegato con il filo invece che incollato, fosse stampato ( e quando dico stampato intendo proprio questo, certe stampe oggi se ci passi per sbaglio sopra la gomma da matita si scoloriscono fino a scomparire!)su carta di qualità, ecc.... invece i "grandi editori" e molti dei "minori" ci fanno spendere attorno ai 20 euro più o meno e ci danno prodotti scadentissimi, allora si che mi dispiace!
    Com'è il supporto della Zero91 ( l'editore del libro di cui porti l'es.)? E' un libro rilegato col filo? Stampato su buona carta? ecc... se si all'ora se la traduzione e buona vale i soldi che chiede , altrimenti NO!
    Se si usa cartaccia, se si incolla ecc... all'ora si deve chiedere al lettore un prezzo da libro economico ( visto che le traduzioni anche quelle ottime agli editori costano pochissimo! E anche questa è una vergogna! I traduttori sfruttati di certo non si impegnano con amore al lavoro ,anche quando sono bravi!)visto che l'editore nel produrlo di certo a speso pochissimo !!!
    Es. gli Einaudi "Stile libero" ( nome di una collana) costano tantissimo e hanno un supporto cartaceo da libri economici!
    Io preferirei la versione economica in e-book e il cartaceo solo di qualità!
    Dalia

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  2. Ciao, benvenuta. Neanche a me dispiacerebbe poter spendere 20 euro per un libro, il problema è che non sempre posso permettermelo ;-)
    Sulla qualità hai ragione, spesso viene trascurata. Non so risponderti sulla Zero91 perché non ho acquistato il libro, vorrei leggerlo ma mi sa che lo prenderò in inglese.

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  3. Aggiornamento: ho chiesto informazioni alla ragazza che ha scritto il post sul libro in questione, mi ha detto che la carta è abbastanza spessa e le sembra di buona qualità. Anche l'impaginazione le pare ben fatta.

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  4. Il prezzo dei libri negli USA è molto più basso rispetto a noi, anche parlando di quelli non tradotti. Per le traduzioni la casa editrice deve pagare i diritti e poi il traduttore, quindi il libro tradotto non potrà mai costare di meno. Pensa che in Norvegia le prime edizioni stanno sui 50 euro... Paese che vai... :)
    Molti libri li prendo in originale, inglese, primo perché costano meno (si parla anche di 10-12 euro contro i nostri 20) e poi perché non fido delle traduzioni.

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    1. Ciao, benvenuto. Capisco perfettamente che per un libro tradotto si paghino i diritti e il traduttore (anche se sospetto che i primi incidano molto di più del secondo), però venti euro, se non di più, mi sembrano davvero tanti. Se non ricordo male, quando c'erano le lire il prezzo medio di un libro era diecimila o quindicimila lire, che sarebbero 7.50 euro. E' anche vero che molti prezzi sono raddoppiati da quando c'è l'euro.
      Davvero le prime edizioni sono così costose in Norvegia? Non ne avevo idea.

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    2. 20 euro sono tanti, è vero.

      Guarda qui l'ultimo romanzo della Rowling in norvegese: http://www.norli.no/SamboWeb/produkt.do?produktId=7754275

      Prezzo pieno 399 corone, pari a 54 euro e rotti :D

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    3. Caspita, come mai? In Norvegia i diritti e le traduzioni sono pagati di più?

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    4. No. In Norvegia costa tutto di più, almeno il doppio rispetto a noi, dunque anche i libri :D
      Però gli stipendi sono alti, al di là del costo della vita.

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