giovedì 21 giugno 2012

Dona Flor e i suoi due mariti - Jorge Amado



Titolo: Dona Flor e i suoi due mariti
Autore: Jorge Amado
Traduzione di Elena Grechi
Casa editrice: Tea Due. Credo che al momento non sia disponibile, sul sito della Feltrinelli c'è solo un'edizione della Garzanti
Pagine: 525
Prezzo: 15.000 lire (l'edizione della Garzanti costa 18.60 euro.. già)

Nota: Demart mi segnala che su Maremagnum si trova l'edizione uscita nel 2002 con Repubblica a 5 euro (la traduzione è la stessa).


'Vadinho si gettò nella danza con l'entusiasmo esemplare che metteva in qualsiasi cosa facesse, tranne lavorare.'

La giovane e bella Flor, maestra di cucina, durante il Carnevale si ritrova improvvisamente vedova. Il defunto, Vadinho, era un giovanotto affascinante e pieno di gioia di vivere, ma forse non proprio il marito ideale: giocatore accanito, donnaiolo e senza mai il becco di un quattrino. La vita coniugale di Flor è stata un susseguirsi di litigi e notti insonni ad aspettare il ritorno del disgraziato, ma non sono mancati i momenti felici, grazie alla passionalità incontenibile di Vadinho. L'eros, infatti, la fa da padrone in questo romanzo ambientato a Bahia: ora ardente e ora più lieve, compagno ideale per le lezioni di cucina che Flor impartisce alle sue allieve, giovani ma già maliziose. Flor, rimasta sola, avverte profondamente la mancanza del marito, cialtrone provetto ma amante impareggiabile. Le sue amiche fanno a gara per trovarle un nuovo consorte e dopo qualche personaggio improbabile arriva un ottimo partito: il dottor Teodoro. Proprietario di una farmacia, ancora giovane, di bell'aspetto, ma soprattutto serio (il suo unico svago è suonare il fagotto). Ecco dunque che in breve Flor si ritrova di nuovo moglie, serena e ben inserita in un'esistenza piacevole e tranquilla. Può così riprendersi da tutti gli strapazzi subiti durante il primo matrimonio.. ma non corre il rischio di annoiarsi? Ogni tanto ripensa a Vadinho e la assale una strana nostalgia. Ed ecco che il soprannaturale irrompe nel racconto: il fantasma di Vadinho torna dall'oltretomba per stuzzicare Flor, e tanto fantasma poi non è. Ecco i due mariti del titolo, due mariti contemporaneamente, che creano una situazione difficile da gestire ma molto, molto divertente. Alla vicenda della protagonista fanno da controcanto le storie dei tanti personaggi secondari, ognuno con le proprie peculiarità: dalla madre di Flor, il cui unico scopo è 'infernizzare' la vita altrui, agli amici di Vadinho, ai membri della buona società frequentata dal dottor Teodoro. Amado spalanca davanti al lettore un universo variegato e coloratissimo e disegna splendidi ritratti di giocatori, prostitute in miseria, cacciatori di dote, maghi e sensitivi (la religione afrobrasiliana del Candomblé è un altro degli elementi fondamentali di questo libro).

E' degna di nota la stupenda traduzione di Elena Grechi. Non conosco il portoghese, ma ho apprezzato molto il lavoro di questa traduttrice: ha creato una lingua vivacissima e perfettamente adeguata a ogni personaggio.



                                                                    Salvador do Bahia

14 commenti:

  1. È degna di nota anche la tua stupenda recensione. :)
    Comunque su Maremagnum si trova l'edizione uscita nel 2002 con Repubblica a 5 euro (la traduzione è la stessa).

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  2. Altra ottima recensione, concordo con Dema!

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  3. Grazie :-)Ora inserisco nel post la segnalazione di Demart.

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  4. Ho letto tanto tempo fa questo romanzo e mi ricordo i profumi e gli odori di cui era intrisa la storia, quasi mi pareva di sentirli io stessa. Complimenti per la recensione. Sono una lettrice anzianotta, e seguire i blog di voi giovani lettori e lettrici è un vero piacere.

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    1. Grazie, sono molto contenta :)

      P.s.: se volessi firmarti, anche con un soprannome, mi farebbe piacere :)

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    2. Non sono una nativa digitale e non riesco proprio a inserire qualcosa che non sia la dicitura "anonimo". Triste, vero? Comunque ci provo. Domani pomeriggio andrò a sentire Loriano Macchiavelli...anche se non riesco a leggere gialli. Perchè? Certo non la considero una letteratura di serie B!C'è qualcosa di diverso tra un lettore di gialli e un non lettore di gialli? A volte penso sia una questione di DNA, non posso liquidare l'argomento con un banale "è solo questione di gusti". Grazie per avermi risposto...adoro i giovani che leggono.

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