La Highway 59 taglia come una ferita la piccola città di Lark, meno di duecento anime: da una parte c'è la caffetteria di Geneva, un porto sicuro per i neri in viaggio, e dall'altra la villa in stile Monticello di Wally Jefferson, che invece con i neri non vuole avere niente a che fare. Il Texas, infatti, è ancora fortemente pervaso dal razzismo e quando dal bayou (una sorta di palude) riaffiorano i cadaveri di un avvocato di colore di Chicago, ma originario del Texas, e di una giovane donna bianca del luogo, per lo sceriffo sarebbe molto semplice archiviare la faccenda come un tentativo di stupro finito male e metterci una pietra sopra. Il ranger nero Darren Mathews, però, avverte subito una nota stonata e decide di approfondire. Darren è stato cresciuto dai due zii, fratelli gemelli, uno avvocato e l'altro Ranger, e, per quanto il Texas sia un posto difficile per le persone di colore, è casa sua e ha detto no alla tentazione di andarsene. Studia per diventare avvocato quando avviene quello che lui definisce il suo 11 settembre: i fatti di Jasper, cioè il brutale assassinio dell'afroamericano James Byrd Jr. ad opera di tre suprematisti bianchi nella cittadina di Jasper, in Texas. In quel momento si rende conto che la sua reale vocazione e il suo desiderio di giustizia possono essere soddisfatti solo arruolandosi nei Texas Ranger. All'inizio del romanzo, Darren sta attraversando un periodo di crisi: ha aiutato un vecchio amico a difendersi dall'aggressione di un bianco, ma deve sottoporsi al processo che ne è seguito, viene sospeso dal servizio e sua moglie, che ha sempre sperato che lui tornasse a studiare legge, lo caccia di casa. Quindi, un po' per non pensare ai problemi coniugali, e un po' perché sospetta che nelle morti a Lark c'entri l'Aryan Brotherhood (un'organizzazione razzista tipo il Ku Klux Klan, ma con i tatuaggi al posto dei cappucci), Darren inizia la propria indagine parallela a quella ufficiale. Pian piano si renderà conto che a Lark i rapporti fra i bianchi e i neri sono molto più complessi e sfumati di quello che appare a un primo sguardo e ricostruirà una storia antica, fatta sì di odio e violenza, ma anche di desideri, amore e passione. Attica Locke, nata in Texas e residente a Los Angeles, racconta la sua terra di origine con toni pieni di affetto, ma senza nascondere nulla delle difficoltà che i cittadini di colore incontrano nella vita quotidiana. Molti elementi del romanzo, infatti, come racconta la stessa autrice in questa intervista, sono reali. Attica Locke celebra il Texas con un romanzo appassionante, sofferto e pulsante di vita come un blues.
Traduzione di Alessandra Padoan, Bompiani, 317 pagine, 18 euro, ebook disponibile.
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