"Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere" (Daniel Pennac, "Come un romanzo")
venerdì 7 febbraio 2014
Riesumazioni
Ovvero, un post sui libri che ho letto qualche anno fa, mi sono più o meno piaciuti e poi ho dimenticato con beata incoscienza. Magari ho cambiato gusti (in effetti credo di essere diventata più selettiva), o semplicemente ho letto altri libri che mi sono rimasti più impressi. Apro l'anta della libreria:
Guide pratiche per adolescenti introversi - Margherita F. (anno di pubblicazione: 2005)
(Un orsetto/cagnolino/agnellino monocolo)
L'autrice aveva - ed ha tutt'ora - un blog e aveva raccolto parte dei post del blog in questo libro. Da quello che mi ricordo, non era scritto male, era abbastanza ironico, forse un filino involuto, comunque gradevole. Notiamo che chi ha compilato la quarta di copertina aveva ritenuto che fosse il caso di spiegare cosa fosse un blog ("un diario on-line") e scriveva blog in corsivo.
Sempre in tema adolescenziale:
Scusate se ho quindici anni - Zoe Trope (anno di pubblicazione: 2003). Traduzione di Cristiana Mennella
Cito : ha quindici anni, e con lo stile fulmineo e sarcastico di un Bukowski racconta il suo liceo di Portland come se fosse l'intero universo, sospeso tra furore e tenerezza. Un debutto impressionante per freschezza, ironia e intelligenza. Va beh, ora non esageriamo. Inquietudini adolescenziali descritte con un vago impressionismo, qualche parola ad effetto qua e là. Scopro ora che il libro aveva ricevuto pareri entusiasti da parte di Dave Eggers e Jonathan Safran Foer. Adesso l'autrice lavora felicemente come bibliotecaria.
Armand il vampiro - Anne Rice (anno di pubblicazione: 1998). Traduzione di Sara Caraffini
Intervista col vampiro mi era piaciuto molto e avevo deciso di seguire le vicende dei protagonisti. Credo di aver letto anche La regina dei dannati, ma sinceramente non ci giurerei, quindi non deve avermi colpito granché. Che dire, anche qui, come nell'Intervista, vampiri fascinosi e atmosfere decadenti. Siamo ben lontani dalla Transilvania di Dracula, ma anche, per fortuna, dai vampiri vegetariani e sbrilluccicanti della Meyer.
Riccardo III - William Shakespeare
Mi era piaciuto, ma lo ricordo molto meno di Romeo e Giulietta o Macbeth. Magari dovrei rileggerlo.
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