Traduzione:
Paola Mazzarelli
Casa editrice:
Astoria
Pagine:
197
Prezzo:
16 euro
Ebook disponibile
Laura Palfrey è una
signora anziana che, dopo essere rimasta vedova, decide di andare a vivere all’Hotel
Claremont a Londra. Questa sistemazione le consente di avere vitto e alloggio
senza spendere un capitale e di avere un po’ di compagnia. Mrs Palfrey,
infatti, ha una figlia che vive in Scozia e un nipote che lavora al British
Museum, ma nessuno dei due sembra intenzionato ad occuparsi di lei, se si
eccettuano le sporadiche lettere che Mrs Palfrey si scambia con la figlia. L’hotel
Claremont è abitato in gran parte da persone anziane come Mrs Palfrey, ognuna
con le proprie fissazioni e i propri acciacchi. Il direttore dell’hotel non
vede di buon occhio questo gruppo di vecchietti brontoloni e preferirebbe un
altro tipo di clientela, ma non può cacciarli, quindi cerca di tollerarli. Un
giorno, durante una passeggiata solitaria in città, Mrs Palfrey inciampa sul
marciapiede umido e viene soccorsa da Ludo, un giovanotto squattrinato che
aspira a diventare uno scrittore. Fra i due nasce un’amicizia imprevedibile:
Ludo trae ispirazione da Mrs Palfrey per il proprio romanzo e Mrs Palfrey si
diverte in compagnia di quel ragazzo un po’ strambo ma gentile. Mrs Palfrey lo
presenta agli altri ospiti del Claremont come se fosse suo nipote, tanto quello
vero non si è mai fatto vedere, dando vita a una serie di situazioni buffe.
Anche Ludo tutto sommato è solo: sua madre fa la mantenuta e non prova grande
interesse per le ambizioni intellettuali del figlio. Mrs Palfrey, invece, lo
ascolta volentieri e gli fa dei piccoli regali. In Mrs
Palfrey all'Hotel Claremont domina la difficoltà delle persone
anziane, ormai ai margini della società e trascurate da amici e familiari, a
far passare il tempo. Ognuno si inventa delle piccole attività per trascorrere
la giornata, nella consapevolezza che nessuno dà importanza agli anziani e con
il terrore di morire in solitudine durante la notte e di venire trovati solo il
mattino dopo dalla cameriera. C’è anche lo spettro della malattia: cosa farò,
si chiede ogni ospite del Claremont, se un giorno non sarò più autonomo? Dovrò
accettare la carità di qualche parente o finirò in un ospizio? Mrs Palfrey all'Hotel Claremont, però, è anche un romanzo commovente e ironico, che ci ricorda
che a volte possono bastare dei piccoli gesti per dare senso a una giornata.
Non solo per gli anziani.