"Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere" (Daniel Pennac, "Come un romanzo")
lunedì 30 settembre 2013
Poesia (post un po' a casaccio)
Premetto che di poesia, soprattutto di quella da inizio Novecento in poi, capisco pochino (un po' come per la pittura e la scultura). Però ho voluto accennarne qui perché ogni tanto mi piace leggere poesie, anche se spesso non sono in grado di dire esattamente cosa mi affascina. Uno dei miei poeti preferiti è Montale, di cui amo molto La casa dei doganieri e Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale (che secondo me è una delle più belle poesie d'amore del Novecento).
Ho trovato molto intrigante la poesia Warming Her Pearls di Carol Ann Duffy (Glasgow, 1955), che può essere letta da più punti di vista.
Se volete tenere d'occhio poeti (non professionisti, credo, ma comunque validi) di lingua inglese, potete consultare Hello Poetry . Se vi iscrivete alla newsletter, ogni giorno vi inviano una poesia. Qualche giorno fa sono rimasta molto colpita da I will be your moon (letta su The Moth ).
mercoledì 11 settembre 2013
Il fondamentalista riluttante - Mohsin Hamid
Titolo:
'Il fondamentalista riluttante'
Autore:
Mohsin Hamid
Traduzione:
Norman Gobetti
Casa editrice:
Einaudi
Pagine: 134
Prezzo: 9.50 euro
“Vidi crollare
prima una e poi l’altra delle torri gemelle del World Trade Center di New York.
E allora sorrisi. Sì, per quanto
possa apparire deprecabile, la mia prima reazione fu di notevole compiacimento”.
Ho trovato
interessante questo romanzo proprio per il modo in cui descrive il travaglio
interiore del protagonista, un uomo che forse è soprattutto alla disperata
ricerca di se stesso e di un’identità socialmente prestigiosa. Il denaro è
molto presente in ‘Il fondamentalista riluttante’: denaro svanito, come quello
della famiglia di Changez, denaro che serve per pagare vacanze all’estero, come
quello degli studenti di Princeton. Denaro, ovviamente, come segno di successo
e di grazia divina, come spiega Weber in ‘L’etica protestante e lo spirito del
capitalismo’.
lunedì 9 settembre 2013
Sono pazza di te (ma fino a un certo punto) - Marina Morpurgo
Titolo:
Sono pazza di te (ma fino a un certo
punto)
Autrice:
Marina Morpurgo
Casa editrice:
Astoria
Pagine: 96
Prezzo: 8 euro (ebook: 6 euro)
Ho scoperto la
Morpurgo qualche mese fa grazie alla Leggivendola. Ho letto ‘La scrittrice
criminale’ e mi è piaciuto molto, ho comprato ‘Risorse disumane’ e ieri ho
divorato ‘Sono pazza di te (ma fino a un certo punto)’. Quest’ultimo è una
raccolta di racconti che hanno come filo conduttore l’amore: l’amour fou, l’amore perverso, l’amore
divino, l’amore monco, l’amore tardoerotico mediato da internet… Il punto di
vista è sempre quello femminile: donne fidanzate, sposate, single, impegolate
in relazioni bizzarre con uomini improbabili. C’è l’ebreo ortodosso che vuole
convertire la malcapitata, il depresso che non ammette la propria malattia,
quelli che cercano il brivido dell’eccitazione sulle chat erotiche. Uomini che
non sembrano appartenere al ‘sesso forte’, anzi, hanno un sacco di nevrosi e
manie (alcune tutto sommato innocue, altre meno). Le donne tentano di
barcamenarsi in questo universo maschile privo di punti di riferimento e prima
o poi si ritrovano a sognare di incontrare un uomo equilibrato e normale. Non
il principe azzurro, ma semplicemente una persona ragionevole e di buon senso
(che però, in effetti, a volte è un po’ come cercare il santo Graal). Le
protagoniste di questi racconti si arrabbiano e soffrono, ma poi spesso
approdano a un lieto fine e questo, secondo me, le rende forti. Capiscono che il
complesso della crocerossina è, appunto, un complesso e non il modo migliore per avere
una relazione equilibrata con l’altro sesso. Si rendono conto del fatto che le
ubbìe del fidanzato di turno gli avvelenano la vita e trovano il coraggio di
mandarlo a quel paese. Mentre scrivo mi è venuto in mente un libro di altro
genere che ho letto qualche anno fa: ‘Donne che amano troppo’ di Robin Norwood
(la prima edizione è del 1985). In questo testo l’autrice, una psicoterapeuta,
tramite le storie di alcune pazienti delineava il tratto tipicamente femminile
dell’amare troppo, cioè il vivere rapporti non sani basati sulla dipendenza
affettiva, relazioni che talvolta si rivelavano distruttive per le donne, in
alcuni casi fino a spingerle a tentare il suicidio. In ‘Sono pazza di te (ma
fino a un certo punto)’, i toni sono molto più leggeri e si ride parecchio: il
messaggio di fondo, però, è sempre quello, secondo me sacrosanto, che non siamo
nati per soffrire. Che se una relazione ci fa stare solo male forse non è il
caso di incaponirsi e se il nostro compagno ha dei problemi insormontabili è ora
di finirla con la favola romantica dell’amore che guarisce tutto.
giovedì 5 settembre 2013
In lettura
In ebook, che costa tipo 1.50 euro e il cartaceo è una roba pesantissima sulle mille pagine :D
La trama è nota: il giovane Edmond Dantès finisce vittima di un complotto che lo accusa di essere un sostenitore di Bonaparte e viene rinchiuso nell'inespugnabile prigione del Castello d'If. Conosce un altro carcerato, Faria, uno scienziato un po' matto (o forse no?), riesce a fuggire in modo rocambolesco e si costruisce l'identità del conte di Montecristo per vendicarsi...
Anni fa avevo visto uno sceneggiato tv con Gerard Depardieu. Il romanzo è molto lento, d'altronde, come dice Eco, ogni opera letteraria ha il proprio respiro (e all'epoca di Dumas gli scrittori pubblicavano a puntate, quindi più scrivevano e più venivano pagati).
(Gerard Depardieu, 15 anni e 30 chili fa)
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