domenica 12 maggio 2013

Sono una donna, non sono una santa (o qualunque altra cosa)


Una riflessione velocissima: qualche tempo fa ero in libreria e ad un certo punto ho notato l'ormai usuale pila di Cinquanta sfumature e imitazioni (tipo A nudo per te, Riflessi di te, Tè, caffé o me?, Iniziazione, Passione, Vabbè, abbiamo capito, Se mi leghi ti amo e ti lavo pure il pavimento). Segnalo che hanno anche ristampato una trilogia - perché questi libri sono sempre trilogie, poi? - che rivisita in chiave bdsm la storia della Bella Addormentata, scritta negli anni Ottanta da una certa A.N. Roquelaure che sarebbe Anne Rice sotto falso nome, forse si vergognava ma secondo Wikipedia ci ha guadagnato più che con Intervista col vampiro. Fin qui, comunque, nulla di strano. Dietro a questi volumi, però, si trovava una serie di titoli tipo I love Tiffany, Un regalo da Tiffany, Un diamante da Tiffany, Amore zucchero e cannella (da non confondere con Gabriella garofano e cannella di Amado), Ti amo ti odio mi manchi (deciditi!), Il profumo del tè e dell'amore. La mia domanda è: perché le donne devono essere ancora divise fra il ruolo di innamorata romantica e quello di mangiauomini? O sante o peccatrici? 'Siamo così, dolcemente complicate, praticamente dei cubi di Rubik con le tette' (cit. Luciana Littizzetto), ma alla fine siamo anche donne, esseri umani pensanti (e non dite 'A volte non si direbbe', che vale pure per certi uomini). Perché dobbiamo accontentarci di libri che ci vedono esclusivamente in balìa di romanticismi stucchevoli, alla ricerca dell'eterno principe azzurro che ci difenda, o fasciate nella tutina di latex che sarà pure il massimo dell'emancipazione ma mi pare decisamente scomoda? Non ci meritiamo di più?



Che poi insomma, a volte il principe azzurro non è proprio il massimo...

 
 
 
 

3 commenti:

  1. Perché viviamo in un mondo di cliché, ecco perché succede questo. Così come ci sono i cliché degli uomini (quelli sempre pronti a dire di sì alla velina di turno, quelli che farebbero qualsiasi cosa pur di uscire con una bella donna, ecc.).

    Ecco, anche noi uomini - o almeno IO - siamo esseri pensanti.

    Credo sia più facile fare presa sulla massa - e la massa, lo sappiamo bene, è un gregge di pecore che corre e agisce senza pensare - che su esseri dotati di discernimento.

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    1. Concordo... ma si può fare qualcosa per cambiare la situazione?

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  2. esistono donne romantiche ed esistono le mangiauomini, esistono anche donne che sono entrambe le cose..lo stesso per gli uomini ed è legittimo che siano raccontati.
    Io sarò naif ma se una donna non vuole leggere le cinquanta sfumature non le legge, l'offerta è varia ci sono certamente libri di maggior spessore anche nella narrativa romance o erotica e ci sono anche altri generi narrativi se vuole leggerle o vuole A cena con Tiffany
    (ma anche un uomo potrebbe volerle leggere) non vuol dire che sia priva di discernimento o schiava dei clichè (non trovo che i clichè siano il male assoluto, peraltro)

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