"Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere" (Daniel Pennac, "Come un romanzo")
domenica 30 marzo 2014
mercoledì 26 marzo 2014
Petizione - I Bastardi Galantuomini di Scott Lynch in Italia
Segnalo questo post della Leggivendola su I Bastardi Galantuomini di Scott Lynch. Riassumendo, lei e altri blogger chiedono che la casa editrice Nord continui con la pubblicazione dei romanzi di questa saga. Non mi sembrano il mio genere, però credo che sia giusto dare visibilità all'iniziativa.
martedì 25 marzo 2014
I fratelli Rico - Georges Simenon
Titolo:
I fratelli Rico
Autore:
Georges Simenon
Traduzione:
Marina Di Leo
Casa editrice:
Adelphi
Pagine: 172
Prezzo: 18 euro
Ebook disponibile
Simenon è noto soprattutto per aver creato il commissario Maigret (con buona pace della versione che sta andando in onda in questo periodo su la7, per me Maigret resterà sempre Gino Cervi).
Sapevo
che la produzione di Simenon è piuttosto ampia, ma ignoravo che avesse scritto -
nel 1952, a quarantanove anni - un romanzo sulla mafia ambientato negli
Stati Uniti. I fratelli Rico sono tre: Eddie, il maggiore, Gino e Tony, il più
giovane. Eddie ha sempre seguito scrupolosamente le regole dell’ “organizzazione”
(non mi sembra che nel libro compaia mai la parola “mafia”) e grazie alla sua
obbedienza ha raggiunto un buon tenore di vita: ha una bella casa in Florida,
una moglie che lo ama e tre figlie. Nessuno sospetterebbe che dietro l’apparenza
di agiato commerciante si celi un malavitoso. D’altronde, Eddie non è il tipo
che si sporca le mani: il suo talento sta nel gestire gli affari, infatti fin
da ragazzo si è guadagnato il soprannome di Ragioniere. I suoi fratelli,
invece, sono di tutt’altra pasta: Gino è un killer spietato, non ha amici né
legami amorosi, mentre Tony ha sempre fatto da autista. È proprio
Tony a dare il via alla vicenda: dopo un regolamento di conti, è sparito dalla
circolazione, si è sposato senza chiedere il permesso e pare addirittura che
voglia collaborare con la polizia. Gli alti papaveri dell’organizzazione si
mettono quindi in contatto con Eddie e gli chiedono di rintracciare il fratello
e di convincerlo a starsene zitto. Potrebbe andare in Europa per un po’, magari
fare visita ai parenti in Sicilia. Eddie sembra credere alla proposta, almeno
all’inizio, e si mette sulle tracce di Tony, in un viaggio che si rivelerà una
discesa agli inferi.
I fratelli Rico è un romanzo amaro. Pieno di ansia, anche: Tony
ha sempre l’impressione di essere controllato e pedinato, non riesce mai a
stabilire un contatto autentico con le persone con cui parla, è profondamente
solo. Eppure esegue l’incarico che gli è stato affidato senza ripensamenti, e
sì che lui conosce bene l’organizzazione e i suoi trucchi. Va avanti quasi con
il pilota automatico e a volte il lettore vorrebbe potergli dire “Ma aspetta un
attimo! Ci hai pensato bene?”. Ma Tony non può sentirci e continua a fare
quello che gli riesce meglio: obbedire. Nonostante questo, I fratelli Rico è anche un bel romanzo. L’indagine psicologica non
risulta mai noiosa, l’azione scorre velocemente e i chiaroscuri dei personaggi
sono delineati in modo magistrale. Può darsi che il finale vi dia da pensare,
ma in fondo tutti i buoni libri fanno riflettere, no?
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