mercoledì 26 marzo 2014

Petizione - I Bastardi Galantuomini di Scott Lynch in Italia


Segnalo questo post della Leggivendola su I Bastardi Galantuomini di Scott Lynch. Riassumendo, lei e altri blogger chiedono che la casa editrice Nord continui con la pubblicazione dei romanzi di questa saga. Non mi sembrano il mio genere, però credo che sia giusto dare visibilità all'iniziativa.

martedì 25 marzo 2014

I fratelli Rico - Georges Simenon



Titolo: I fratelli Rico

Autore: Georges Simenon

Traduzione: Marina Di Leo

Casa editrice: Adelphi

Pagine: 172

Prezzo: 18 euro

 

Ebook disponibile


Simenon è noto soprattutto per aver creato il commissario Maigret (con buona pace della versione che sta andando in onda in questo periodo su la7, per me Maigret resterà sempre Gino Cervi).

 
 
Sapevo che la produzione di Simenon è piuttosto ampia, ma ignoravo che avesse scritto - nel 1952, a quarantanove anni - un romanzo sulla mafia ambientato negli Stati Uniti. I fratelli Rico sono tre: Eddie, il maggiore, Gino e Tony, il più giovane. Eddie ha sempre seguito scrupolosamente le regole dell’ “organizzazione” (non mi sembra che nel libro compaia mai la parola “mafia”) e grazie alla sua obbedienza ha raggiunto un buon tenore di vita: ha una bella casa in Florida, una moglie che lo ama e tre figlie. Nessuno sospetterebbe che dietro l’apparenza di agiato commerciante si celi un malavitoso. D’altronde, Eddie non è il tipo che si sporca le mani: il suo talento sta nel gestire gli affari, infatti fin da ragazzo si è guadagnato il soprannome di Ragioniere. I suoi fratelli, invece, sono di tutt’altra pasta: Gino è un killer spietato, non ha amici né legami amorosi, mentre Tony ha sempre fatto da autista. È proprio Tony a dare il via alla vicenda: dopo un regolamento di conti, è sparito dalla circolazione, si è sposato senza chiedere il permesso e pare addirittura che voglia collaborare con la polizia. Gli alti papaveri dell’organizzazione si mettono quindi in contatto con Eddie e gli chiedono di rintracciare il fratello e di convincerlo a starsene zitto. Potrebbe andare in Europa per un po’, magari fare visita ai parenti in Sicilia. Eddie sembra credere alla proposta, almeno all’inizio, e si mette sulle tracce di Tony, in un viaggio che si rivelerà una discesa agli inferi.
 
I fratelli Rico è un romanzo amaro. Pieno di ansia, anche: Tony ha sempre l’impressione di essere controllato e pedinato, non riesce mai a stabilire un contatto autentico con le persone con cui parla, è profondamente solo. Eppure esegue l’incarico che gli è stato affidato senza ripensamenti, e sì che lui conosce bene l’organizzazione e i suoi trucchi. Va avanti quasi con il pilota automatico e a volte il lettore vorrebbe potergli dire “Ma aspetta un attimo! Ci hai pensato bene?”. Ma Tony non può sentirci e continua a fare quello che gli riesce meglio: obbedire. Nonostante questo, I fratelli Rico è anche un bel romanzo. L’indagine psicologica non risulta mai noiosa, l’azione scorre velocemente e i chiaroscuri dei personaggi sono delineati in modo magistrale. Può darsi che il finale vi dia da pensare, ma in fondo tutti i buoni libri fanno riflettere, no?